Change (Vinnie Jones Intro) – Girl They Won’t Believe It – Headturner – Tell Me `Bout It – Tell Me What We’re Gonna Do Now (feat. Common) – Put Your Hands On Me – Music (feat. Lauryn Hill) – Arms Of My Baby – Bad Habit – Proper Nice – Bruised But Not Broken – Baby Baby Baby – What Were We Thinking – Music Outro
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In questo periodo poco propizio per le ex enfant-prodige del pop, Joss Stone torna con il terzo disco prima di compiere 20 anni, e dopo una pausa di 3 dal secondo. Per registrare si è raccolta su se stessa, si è rifatta un look testarossa molto aggressivo (sfoggiato di recente a San Remo), e con l’aiuto del produttore e mentore Saadiq, dei The Roots, ha tirato fuori dal cilindro un disco energico, divertente e incisivo.
Parte dall’R&B che va per la maggiore nelle classifiche degli ultimi anni e lo cortocircuita con il funky e il soul delle origini. Gioca a fare un po’ la Aretha e un po’ la Tina Turner con una leggerezza invidiabile, e la manovra le riesce pure abbastanza bene. Una spruzzata di hip hop e il gioco è fatto, tutto è cristallino, perfetto, magari un po’ artificiale ma appoggiato su un talento cristallino. La maggior parte dei pezzi funziona davvero bene, con qualche caduta di tono come la scontata “Tell Me What We’re Gonna Do Now”, ma in generale brani come “Girl They Won’t Believe It” o il singolo “Tell Me `Bout It” sono brani pop ottimi per qualunque radio, senza rinunciare alla qualità. Insomma una prova convincente e matura, che ci regala un personaggio in grado di fare parlare di sè per molto tempo a venire.
S.R.