[CD2] London sessions: Something beautiful – We people who are darker than blue – Out of the depths – 33 – Dark I am yet lovely – I don’t know how to love him – If you had a vineyard – The glory of Jah – Watcher of men – Whomsoever dwells – Rivers of Babylon
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A distanza di ben sette anni dall’ultimo disco di inediti, ritorna sul mercato una delle voci più belle e anche discusse degli ultimi anni: Sinead O’Connor, con un doppio cd, si cimenta in passaggi dell’Antico Testamento, proponendo i brani in due modi differenti (in chiave acustica in ‘Dublin Sessions’, elettrici in ‘London Sessions’).
E’ cambiata e molto l’impostazione con cui l’irlandese approccia vocalmente i propri pezzi, spesso sussurra e raramente si lancia in cambi di registro significativi, conferendo al platter un’atmosfera intimista. Echi folk e reggae (retaggio del disco di cover giamaicane di qualche anno fa), si mischiano in un’attitudine complessivamente pop ma abbastanza lontano da strategie e classifiche.
L’album necessita di qualche ascolto prima di entrare effettivamente in circolo, consiglieremmo di partire dal Cd2, dato che il primo, qualora non si fossero almeno ascoltati i brani che lo compongono, risulterebbe davvero soporifero ed eccessivamente noioso. Un ritorno atteso, non sconvolgente ma gradevole, che riporta sulle scene un’artista sicuramente controversa ma dotata di grande talento e di una voce inconfondibile.
I.P.