Spiralling – Lovers are losing – Better than this – You haven’t told me anything – Perfect symmetry – You don’t see me – Again & Again – Playing along – Pretend that you’re alone – Black burning heart – Love is the end
http://www.keane.it
http://www.islandrecords.com
Dopo il successo degli zuccherosi “Hopes and Fear” e “Under the Iron Sea” i Keane ci riprovano con “Perfect Symmetry”.
Il disco parte bene con “Spiralling”, pezzo che dimostra di reggere con disinvoltura l’azzardato mix tra il classico melodismo del gruppo e il ritmo eighties dei sintetizzatori, e con “Better Than This” che procede nel dare una sferzata electro e quasi new waviana al disco.
Oltre a queste due eccezioni, l’album si rivela una noia terribile, pieno di melensaggini e di arrangiamenti triti e ruffiani, privo di qualsiasi originalità e ridicolo a causa di quelle pacchiane sonorità anni ‘80 che mal si combinano con l’attitudine soft pop del gruppo.
Un disastro insomma.
A fare da tema centrale, è (che novità) l’amore in tutte le sue forme e varianti: “Lovers are Losing”, “Love is the End” e “Black Burning Heart” hanno la capacità di alzare pericolosamente il livello di glicemia nel sangue al primo ascolto.
Nessun ritornello che catturi l’attenzione, nessun pezzo che faccia pensare di trovarsi di fronte ai “fratelli minori dei Coldpaly”, come sono stati inopportunamente soprannominati qualche anno fa.
Soltanto una grande monotonia invece, che viene di tanto in tanto spezzata dalle atmosfere electro con cui il gruppo avrebbe voluto dare una svolta significativa alle sonorità del gruppo.
Tantativo fallito, non c’è che dire.
Se invece di pasticciare con i sintetizzatori i Keane si fossero concentrati su quello che gli riesce meglio, e cioè le ballatone romantiche, avrebbero almeno sfornato il solito singolo mieloso scala classifiche.
Purtroppo oggi neanche quello: che bella batosta per i poveri Keane.
Valentina Lonati