21st Century – Cry Me A River – Gin And Tonic Sky – Hey – Broken Man – Mountain – Our Song – Eye – Bring It Home – Testify – Wherever You Wanna Go – Kick It
http://www.jeffscottsoto.com/
http://www.frontiers.it/
Dire che il buon Jeff sia un cantante ‘di nicchia’ è un eufemismo. La sua operosità e il suo talento sono inversamente proporzionali alla sua fama, e il suo nome può dirsi realmente conosciuto solo tra gli addetti ai lavori. Qualche scampolo di notorietà l’ha avuta nei primi anni ’80 come cantante di Yngwie Malmsteen (il chitarrista virtuoso svedese) e, in tempi più recenti, come vocalist nel film Rockstar (un flop, in effetti), come rimpiazzo momentaneo nei Journey e come frontman della cover band ufficiale dei Queen. Insomma, non proprio un curriculum da paura.
E ora? Tra i mille album della sua carriera se ne esce adesso con questo ‘Bel Casino’ che, nonostante il titolo, non è così imprevedibile come sembra: è un semplice disco di pop rock vicino agli standard attuali di produzione ma lontano da qualsiasi rilevanza musicale nella scena attuale. Cioè: noia e inutilità a profusione. Solo qualche schitarrata gratuita lo avvicina al passato rock di Jeff, lontana è la potenza vocale del periodo metallico.
L’impronta semisoul del suo modo attuale di cantare fa avvicinare il tutto a delle bside di Lenny Kravitz. Può funzionare un solido e sentito pezzo pop come ‘Cry Me A River’ (che però non è certo quella di Timberlake), tutto il resto del disco stanca (e poi qualcuno spieghi cos’è un ‘Cielo Gin Tonic’). Una goccia nel mare delle uscite mediocri.
Marco Brambilla