[Electropop] Empire Of The Sun – Walking On A Dream (2009)
Standing On The Shore – Walking On A Dream – Half Mast – We Are The People – Delta Bay – Country – The World – Swordfish Hotkiss Night – Tiger By My Side – Without You
http://www.myspace.com/empireofthesunsound
http://www.emimusic.it/
Prendete il pop, in pratica, e vestitelo di elettronica ballabile mischiata allo spirito più epico e futuristico di certa disco anni ’70 e qualche acido psichedelico anni ‘60, il tutto con il look di un blockbuster anni ’80 tipo La Storia Infinita. Artefice di questa meraviglia il duo australiano Empire Of The Sun, qui al debutto. Un concept di sicuro interessante, indubbiamente originale, praticamente imbarazzante e, se riuscite pure a vedere i video, atroce.
Fare qualcosa di nuovo ed inusuale è comunque lodevole, ma il risultato fa acqua da tutte le parti. Innanzitutto la produzione lascia a desiderare: il sound è stranamente freddo e gracchiante, con frequenze troppo elevate, risultando semplicistico e povero, rendendo quasi irritanti il cantato nasale e i falsetti dei cori. Il songwriting è di basso livello e totalmente inadeguato a supportare la loro visione così particolare: le prime quattro canzoni (tra cui i singoli ‘Walking On A Dream’ e ‘We Are The People’) sono assolutamente uguali ed intercambiabili. Chitarrina acustica e batteria campionata, linee vocali piatte e indistinguibili…sembrano il peggio che possa offrire l’indie soft pop nordeuropeo.
Se mai doveste riuscire a passare indenni attraverso i testi disneyani (cose come: Il futuro è nelle mie mani/lo tengo stretto nei miei palmi e cerca la forza che scorre in ogni ragazzo e ragazza), arriva la seconda, imprevedibile, mediocre parte del disco a dare la mazzata finale. ‘Delta Bay’ con la sua batteria gracchiante e la voce distorta con pessimi effetti, è uno dei pezzi più osceni mai sentiti; ‘Country’ è una sottospecie di strumentale ambient che sembra il remix new age della colonna sonora di Top Gun misto ad uno scarto di musica da meditazione. ‘The World’ suona come uno scontro tra un Bono pieno di elio e acidi e i Chipmunks.
Se David Bowie e David Byrne dovessero venire a sapere che qualcuno si azzarda a paragonare a loro gli Empire Of The Sun, probabilmente desidererebbero morire solo per poter poi rivoltarsi nella tomba. Nel 2009, proprio non si riesce a credere come una canzone come ‘Swordfish Hotkiss Night’ possa venire pubblicata…avrebbe senso in TV come parodia di Prince, qua è solo fonte di tristezza e costernazione. Niente, niente di niente si riesce a salvare…anche il finale di ‘Without You’ sembra la registrazione di una serata karaoke su basi synthpop anni ’80.
Pura psichedelica omoerotica, entra a testa bassa nel mucchio dei ‘così brutti da diventare belli’. Da non confondere con gli MGMT, quelli bravi.
Marco Brambilla