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C’è Roma, città natale di Chiara, c’è New York, metropoli dove vive e dove ha iniziato la sua carriera, c’è Rio De Janeiro, dove questo disco è venuto alla luce. Tre città, tre anime, la cui intersezione traccia le coordinate di “7752”.
Il disco si sviluppa in 10 tracce, sempre sottilmente a cavallo fra il pop e il jazz. Melodie all’italiana divengono mature grazie ad un approccio formalmente rigoroso figlio degli Stati Uniti e il tutto vive letteralmente del calore e della magia tipica del Sud America.
La vocalità ormai ben matura di Chiara ci porta per mano attraverso atmosfere vellutate e sensuali, accompagnata in questo viaggio da musicisti di tutto rispetto come Jaques Morelenbaum (già con mostri sacri come Jobim, Gil e Veloso) al violoncello, Mauro Refosco (Byrne e Yorke) alle percussioni, Marc Ribot e Guilherme Monteiro alle chitarre.
Provare per credere.
Stefano Di Noi