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Le ossa, cui il titolo del nuovo album di Bryan Adams fa riferimento, non sono altro che la cosa a cui sono ridotti gli arrangiamenti di brani storici del canzoniere del cantante canadese su questo disco. Un po’ come aveva fatto ai tempi del suo MTV Umplugged, Adams ha infatti deciso di portare in giro un tour completamente acustico, del quale questo prodotto è la testimonianza e che ci ha riconsegnato un protagonista assoluto della musica degli ultimi vent’anni.
Un ottimo album, quindi, dopo anni di semi delusioni che avevano impietosamente segnato il declino di uno dei massimi produttori di hit degli anni ’80 e ’90. Sono lontani gli anni degli stadi, che probabilmente non torneranno più, ma “Bare Bones” fa ben sperare per il decennio che sta per iniziare.
Luca Garrò