Opening Scenery Mystic Alchemy

Il nuovo degli Opening SceneryMystic Alchemy” è per chi si ciba di power/prog italiano anni duemila. Vision Divine, Mind Key, Dgm se volete, con un occhio ai leader della scena Symphony X che rimangono comunque distanti dalle idee della band in questione. Un disco onesto che però alla lunga suona abbastanza derivativo e privo ancora di quella personalità che serve per emergere in un campo così inflazionato. Buone tutto sommato le melodie e le strutture, eccessivamente ridondante la componente epico-sinfonica rintracciabile in “Black Roses Kiss” e “The Light Beyond The Dream”. Interessante invece l’impatto frontale di “Ante Bellum” e “The Seventh Gate” e ambiziosa la suite “Mystic Alchemy”. Consigliato a militanti della scena power, gli Opening Scenery hanno comunque tempo per maturare ancora.

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