[Blues Rock] Filippo Bellavia & B. Street Band …

[Blues Rock] Filippo Bellavia & B. Street Band – Zappa In Blues (2008)

Road Ladies – San Ber’dino – Suicide Chump – The Torture Never Stops – Dong Work For Yuda – Cosmik Debris – Penguin In Bondage – Big Leg Emma – Advance Romance – Bamboozled By Love – In France

http://www.myspace.com/beautifullstreetband
http://www.myspace.com/lazarimus

Progetto collaterale agli Ossi Duri, la B. Street Band è composta per tre quarti da membri di questa formazione, più Filippo Bellavia (padre dei fratelli Martin e Ruben, nonché zio di Simone e manager degli stessi Ossi Duri) a dirigere il tutto. La copertina del disco è disegnata da Emanuela, altra figlia di Filippo. Questa dimensione familiare, però, non deve trarre in inganno: non stiamo parlando di un gruppo impreparato, sbucato dal nulla e che pubblica un disco così, tanto per fare. Al contrario, abbiamo a che fare con quattro splendidi musicisti, e chi conosce gli Ossi Duri saprà già che oggi, in Italia, pochi sanno confrontarsi con il repertorio zappiano con la loro stessa abilità.

Le linee programmatiche di “Zappa In Blues” ce le chiarisce Filippo nelle note del libretto. Riassumendo brutalmente: venuto a conoscenza dell’esistenza di un album intitolato “Beatles In Blues”, gli è sorto spontaneo il pensiero di poter effettuare la stessa operazione con Frank Zappa, idolo musicale della sua vita. La gestazione del disco è stata lunga, tant’è vero che le registrazioni sono iniziate più di tre anni fa, ma il risultato finale è davvero notevole.

Le 11 cover che compongono il disco mantengono fede al titolo: sincera devozione verso uno dei più grandi compositori del secolo scorso, interpretato in una precisa direzione. Si sa che la musica di Zappa contiene mille stili e sfumature diverse, tanto da non essere etichettabile in nessun genere precostituito; ancora oggi, forse, non è stata capita e assimilata del tutto. Questa è la difficoltà che spesso si rivela insormontabile per coloro i quali si accostano ad essa: e adesso da dove iniziamo? Bene, la B. Street Band ha capito l’ostacolo ed ha saputo aggirarlo intelligentemente: senza perdersi nel mare magnum della discografia zappiana, ha deciso di sottolinearne solamente la vena blues, presente in molti suoi pezzi, senza dimenticare, ovviamente, l’approccio colmo di folle ironia che fu il vero comun denominatore dell’arte di Frank.

Blues rock saggiamente elettrificato, quindi, con larga presenza di armonica a bocca e tastiere, strumenti indispensabili per donare varietà timbrica e colore a pezzi come “The Torture Never Stops”, “Cosmik Debris” o “Road Ladies”, solo per citare i più famosi. Per il resto, grande prova di Filippo alla chitarra solista, ottimo affiatamento della band tutta, tecnica sopraffina e feeling dispensato a piene mani. Ad aggiungere valore all’album, la presenza di Ike Willis (voce della band di Zappa negli anni Ottanta) in “Bamboozled By Love”. Un’ora di assoluto divertimento: regalatevelo per Natale, non ve ne pentirete.

Stefano Masnaghetti

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