[Hard Rock] Joe Perry – Have Guitar, Will Travel (2009)
We’ve Got A Long Way To Go – Slingshot – Do You Wonder – Somebody’s Gonna Get (Their Head Kicked In Tonite) – Heaven And Hell – No Surprise – Wooden Ships – Oh Lord (21 Grams) – Scare The Cat – Freedom
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Gli Aerosmith probabilmente sono colpiti da una maledizione. Una maledizione che fa slittare e slittare il nuovo disco (materiale nuovo non si sente dal 2001, in pratica), li fa bersagli di sfighe varie (più che altro questioni mediche), ultima delle quali la caduta dal palco di Steve Tyler e conseguente annullamento del tour estivo. Chi emerge da questa situazione disastrosa? Il chitarrista-simbolo Joe Perry.
Ultimamente visto agli MTv Awards a sbattersi come suo solito su ‘We Will Rock You’, la leggenda della sei corde è stato l’unico a farsi sentire in maniera concreta in questi anni. Pubblicato un buon disco solista (2005), torna ora con una nuova versione della sua band ‘Joe Perry Project’, quasi a voler richiamare quel maledetto periodo dei primi anni ’80 con gli Aerosmith disintegrati dalla droga. Il risultato? Non ci siamo proprio.
Il disco è tranquillo hard rock con una produzione fastidiosamente moderna (per il genere); il suono della batteria e il basso sintetizzato in apertura ne sono un ottimo esempio. Le canzoni si possono spartire approssimativamente tra quelle cantate da Perry in persona e quelle affidate al nuovo cantante Hagen Grohe. La roba di Perry è quella dal gusto più vintage: classico rock’n roll pieno di blues, sulla linea di quello che ci ha fatto sentire negli ultimi anni, che è poi quello che vogliono sentire i fans. ‘Slingshot’, ‘Somebody’s Gonna Get’ e ‘Oh Lord’ sono ottimi esempi: Perry non ha mai avuto voce decente, ma questo passa in secondo piano quando sono il cuore e la sei corde a portare avanti il pezzo. Peccato che il disco precedente abbia già detto tutto a riguardo e il nuovo materiale non sia altrettanto ispirato.
Sull’altro versante, i pezzi cantati da Hagen sono una vera piaga. Pur essendo tecnicamente più avanti rispetto al leader della band, il nuovo cantante sembra un clone povero di Steve Tyler (‘Do You Wonder’ e ‘Scare The Cat’ sono ottimi esempi), costretto a giocarsela su brani che sembrano b-side degli Aerosmith anni ’70 (‘No Surprise’ su tutte).
Tempo perso. Essì che c’è gente che darebbe un occhio della testa per sentire una canzone come ‘Freedom’ rifatta come si deve dagli Aerosmith al completo…ma per adesso i fans devono accontentarsi di questa roba.
Marco Brambilla