Lisagenetica è un progetto nato nel 2000 a Cuneo e “Ex Vuoto” è la loro prima uscita discografica. Bisogna innanzitutto dire che il cd è davvero molto curato nella produzione, i suoni sono perfettamente calibrati.
Apre l’album “Strega”, che è poi se vogliamo una falsa partenza, non per quanto riguarda la caratura del pezzo, in sè davvero accattivante per musica e testo, quanto perchè rivela poco dell’anima stessa del gruppo, che invece emerge subito dopo in brani acidi come “Little Hole Baby” o “La Tua Creatura”, dove i suoni si fanno pesanti e i riff di chitarra incorniciano un cantato davvero particolare. Si sentono echi dei CSI in “Irreversibile”, con il suo testo intrecciato e la ritmica veloce, mentre “Croce” e “Miocardio” sono un po’ un’oasi di riflessione e la musica prende una piega cantautorale e intima. Il suono si riapre con la ballata “Quadro di Botero”, poetica ed energica, uno dei pezzi migliori del disco. Chiudono “L’impiccata” e “Resina”, in cui il gruppo spinge un po’ di più; nella prima il ritornello rimane melodico, al contrario l’ultima traccia rivela un’anima più cupa, che evoca i loro conterranei Marlene Kuntz. Nota a parte va fatta per l’unica cover del disco, “Summer on a Solitary Beach” di Franco Battiato, riletta in maniera davvero personale e originale.
“Ex Vuoto” è un disco che non lascia indifferente l’ascoltatore e, in mezzo a tanta spazzatura musicale (soprattutto in Italia), fa piacere sapere che ci sono band che sanno ancora come si fa a regalare emozioni.
Renato Ferreri