www.myspace.com/missfraulein
www.missfraulein.com
Viene da Caserta il southern rock dei Miss Fraulein, sporco di stoner quel tanto che basta per non puzzare troppo di Guns’nRoses o di italianissimi Litfiba, impacchettato elegantemente come raramente si vede quando si parla di gruppi che fanno degli assoli di chitarra e del sudore i loro punti forti.
Che siano abbastanza fuori dagli schemi per piacere anche a chi del genere non si interessa troppo è qualcosa che si sospetta da subito, ma non da subito si percepisce con sicurezza. La prima traccia parla poco, così come le successive (compreso il college rock ingenuo di “Battle On Ice”) e bisogna aspettare la bordata nervosa e distorta di “In Confidence” e “Sleepy Golden Storm” per capire che le qualità ci sono, e stanno tutte dalle parti di Seattle. Peccato che poi si ricada subito nella banalità, con “Now and Then” e “See You Men”, e se ne riesca ad uscire solo con “Human Hunter” e quel suo contrabbasso piazzato benissimo, o con i tempi dispari di “My Lover”, è un peccato che belle qualità e bei suoni non vogliano per forza dire sempre buon gusto.
Quello che manca ai Miss Fraulein pare infatti essere un raggio più ampio di ascolti, che li solleverebbe probabilmente dal ripetersi e ripetere troppo spesso gli stereotipi di un genere che ha nauseato un po’ tutti. Sicuramente il materiale per lavorare c’è, le capacità pure, e alcuni pezzi di questo album sono veramente impeccabili. Dimentichiamoci l’headbanging e guardiamo più in là, pensando a “The Secret Bond”, title track e traccia conclusiva dell’album, come punto di partenza e non come punto di arrivo.
Francesca Stella Riva