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Welcome back, Morcheeba!
E’ proprio il caso di dirlo. Dopo “Fragments of Freedom” (2000) e “Charango” (2002) (a dirla tutta non proprio esaltanti) e la momentanea dipartita di Skye Edwards, voce per antonomasia dei Morcheeba, i membri rimanenti (i fratelli Paul e Ross Godfrey) hanno cercato di ripetere gli antichi fasti tentando di ingaggiare altre voci femminili, senza ottenere tuttavia i risultati sperati.
Poi il miracolo: Skye rientra nel gruppo. Ed è come se non se ne fosse mai andata.
“Blood Like Lemonade” segna un ritorno alle radici del trio britannico, all’insegna dell’elettronica e del trip hop.
L’album nel suo insieme contiene tracce che, tralasciando uno o due episodi, convincono l’ascoltatore, rassicurano il fan di vecchia data e ne attraggono di nuovi.
“Crimson” è un brano suadente a tratti dark e la voce di Skye, diventata con gli anni ancora più ricca di sfumature, attribuisce un’ottima venatura sensuale. “Recipe for Disaster” è cupa ed ascoltandone il testo è lampante che la melodia oscura non sia di certo una casualità. La title track rispolvera melodie chill out che ricordano vagamente “Blindfold” (inserita in “Big Calm”, del 1998 e forse uno dei pezzi meglio riusciti nella carriera del trio inglese). Inoltre è piacevole all’ascolto e ha le potenzialità per essere uno dei prossimi singoli. La scelta del primo singolo è invece ricaduta su “Even Though”, un brano che rispecchia totalmente l’amore per l’elettronica ed il trip hop.
Solo due le tracce da bocciare, “Mandala” e “Cut To The Chase”. Non per un motivo qualitativo, anzi sono due pezzi che danno la possibilità ai Morcheeba di esplorare altri territori. Semplicemente, risultano due interruzioni all’interno della linea discorsiva del disco.
Tirando le somme, “Blood Like Lemonade” non è un capolavoro come “Big Calm” ma è oggettivamente un lavoro di ottima qualità e chi li ha conosciuti con la hit “Rome Wasn’t Built In A Day”, sappia che i veri Morcheeba sono questi e se ne faccia una ragione. Finalmente possiamo dire a gran voce: “Bentornati!”
Claudia Falzone