Sellout – Born Again – That Old Speed – Satisfied – Need A Drink – Savior – Be With You – I Still Believe – Goodbye – One Bad Day – Paranoid – Home
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Avenged Sevenfold e un po’ di Mastodon in qualche punto strategico (“That Old Speed”), ecco la ricetta per i Bobaflex, combo praticamente sconosciuto dalle nostre parti e discretamente popolare negli States, anche grazie alle comparsate al Gigantour dei Megadeth gentilmente concesse da Dave Mustaine.
L’opener “Sellout” può ingannare sulla vera anima del disco, costituito per lo più da mid tempos conditi da accelerazioni saltuarie. La band è comunque in grado di intrattenere senza ricorrere a trucchi da virtuosi, l’album passa in modo tranquillo ma anche troppo anonimo per essere annoverato tra quelli da ricordare. E proprio l’approccio vocale (e sono pure in due a cantare), che risulta troppo “ispirato” a quello di M.Shadows (A7X) che alla lunga diventa ripetitivo e poco coinvolgente. Molto meglio quando i Bobaflex si lasciano andare a un approccio più stradaiolo e ritmato (“Need A Drink”) che a tratti può anche richiamare i Paparoach recenti.
“Tales From Dirt Town” lascia parecchi dubbi, benché sia stato confezionato ad hoc per andare forte sul mercato americano.