Hellhounds On My Trail – Blooddrunk – LoBodomy – One Day You Will Cry – Smile Pretty For The Devil – Tie My Rope – Done With Everything, Die For Nothing – Banned From Heaven – Roadkill Morning
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Il nuovo disco dei finlandesi è il classico disco che niente aggiunge, niente toglie, conferma il loro status, porta nuova musica per il tour, gioca sul sicuro…In pratica, i Bodom hanno rotto il cazzo.
L’album ha un vago sapore di thrash, come Hate Crew Deathroll (2003) e mantiene intatti tutti i tratti somatici del gruppo: urla del cantante, riff su riff, duelli di assoli tra chitarra e tastiera, spesso doppiacassa…Ormai basta, dai. I primi 4 album bastano e avanzano per tutto. Qua non è che siamo all’autoplagio, ma non c’è davvero niente degno di nota: non c’è la freschezza dei primi due album, non ci sono le melodie memorabili di Follow The Reaper (2000). E’ un assalto metallico tecnico spruzzato di vocals arrabbiate ed effetti vari, come ormai va di moda da qualche anno.
Per fortuna la band di Alexi Lahio rimane sempre più simpatica e tecnicamente dotata di Trivium, Bullet For My Valentie e compagnia bella…però dispiace che si sia fossilizzata su un modello sicuro e non osi un po’ di più. Il disco parte a razzo, fa sempre piacere ascoltarsi riffoni e shredding con un minimo di gusto, ma poi è la caduta libera nel già sentito. Peccato.
M.B.