[Thrash Metal] Trivium – Shogun (2008)

Kirisute Gomen – Torn Between Scylla And Charybdis – Down From The Sky – Into The Mouth Of Hell We March – Throes Of Perdition – Insurrection – The Calamity – He Who Spawned the Furies – Of Prometheus And The Crucifix – Like Callisto To A Star In Heaven – Shogun
I ragazzi sono cresciuti: a due anni da “The Crusade” il nuovo disco dei Trivium è sicuramente il più maturo di tutta la loro (breve) carriera. Ritornano le parti in growl, si perfezionano quelle clean, i riff e i solos sono sempre più accattivanti, i ritmi sono molto vari e ben alternati, l’atmosfera di alcuni passaggi è spesso epica (non inorridite là fuori, è tutto vero) e la ricerca del pezzo perfetto viene lasciata moderatamente in disparte in favore di una maggiore attenzione alla continuità qualitativa tra le canzoni che compongono questo ambizioso “Shogun”.
Dopo la fase metalcore (poco rilevante), dopo il furbo rip-off à la Metallica di “The Crusade” (che comunque non era male) che ha consentito alla band di esplodere a livello mondiale, il cd uscito da poco nei negozi è la summa del Trivium-pensiero e probabilmente il platter che identificherà il sound del combo a titolo definitivo.Ci sono alcune hits da segnalare su altre (opener, Into The Mouth Of Hell We March, Insurrection, la stupefacente titletrack…), ma sono diversi i momenti degni di interesse o di menzione anche magari all’interno di un paio di brani più standard (cfr. Of Prometheus and The Crucifix); è però l’atmosfera e la cura con cui ogni traccia è stata strutturata e proposta a fare la differenza rispetto al passato e rispetto a molte altre uscite dell’anno.
Davvero un buon lavoro, che consentirà a Heafy e compagni di salire ancora più in alto nella loro apparentemente inarrestabile ascesa nel mondo hard & heavy del terzo millennio.

Paolo Sisa

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