Slaughter Is Passion – Praise The Eradication – Crowing King Cancer – Contra Mundum – Termination Process – At War Withe The Inferior – From The Abysmal Womb – Damnation Dressed In Flesh – Humanity Vs Sanity – The Icon And The Faceless
Myspace della band
Etichetta discografica
The Cancer Empire, secondo full length degli svedesi Zonaria, segue il debut Infamy and the Breed, partorito non più di un anno fa.
Il quartetto proveniente da Umeå propone un lotto di 10 tracce il cui stile, fin dalle prime battute, è assolutamente circoscrivibile a quel melodic death metal tanto caro in terra scandinava.
Certo, non ci si può approcciare al lavoro sperando in una qualche novità sotto il sole essendo, la loro, musica che ben si conforma al cliché stilistico suddetto ma, nonostante la mancanza di originalità, non si può dire che gli Zonaria qui recensiti siano manchevoli di ispirazione.
Tratto distintivo è la melodia, vero punto di forza dei pezzi qui contenuti; scorrendo la tracklist è effettivamente possibile apprezzare una opener dall’accento fortemente epico e solenne, ma non solo: Contra Mundum si contraddistingue per le aperture ariose e per un main riff ispiratissimo che fanno della song forse l’episodio più riuscito. Le canzoni sono strutturate per lo più su mid tempos, come nel caso di At War With The Inferior, davvero ottima, pur non facendo mancare episodi decisamente più spinti, ed a questo proposito è possibile citare from The Abysmal Womb.
Se le influenze più marcate sono riconducibili chiaramente al filone death di stampo svedese, ve n’è un’altra che, a parere di chi scrive, si fa largo ascoltando il platter: l’epicità dei Thyrfing con tanto di refrain cantati spesse volte in coro ed in clean.
The Cancer Empire pur senza mettersi in mostra per innovazione ed originalità, si fa apprezzare per la qualità media messa in mostra. Il problema è che manca di tratti distintivi tali da renderne imprescindibile l’ascolto. Nonostante ciò, qualora si avesse intenzione di comperare una nuova release sui generis, sicuramente questa degli Zonaria potrebbe fare al caso proprio.
Andrea Arditi