[Post-Hardcore] Architects – Hollow Crown (2009)
Early Grave – Dethroned – Numbers Count For Nothing – Follow The Water – In Elegance – We’re All Alone – Borrowed Time – Every Last Breath – One Of These Days – Left With A Last Minute – Hollow Crown
http://www.myspace.com/architectsuk
http://www.centurymedia.com/
Anche la Century Media propone post-hardcore, genere in rapida crescita. E’ il turno dei giovani britannici Architects, ; alla loro quinta (!!!) release ufficiale in cinque anni (!!!).
Sia chiaro da subito: Hollow Crown non ci farà gridare al miracolo e, soprattutto, difficilmente troverà una posizione nelle classifiche dei migliori lavori dell’anno il prossimo dicembre. Però è un album godibile e con alcuni passaggi degni di nota. Le coordinate che lo caratterizzano sono sempre le stesse: produzione paura, cambi di tempo a go-go (in molte parti sembra di ascoltare i Meshuggah), una gran parte del disco tiratissima, ma con delle aperture melodiche interessanti, come nella conclusiva title track. Su tutto questo, la pesantissima ombra di Underoath e Misery Signals, massima ispirazione della band, al punto di arrivare al quasi plagio (vedi alcune linee vocali pulite, che sembrano prese pari pari da quelle di Aaron Gillespie, batterista/cantante della band statunitense).
Un bel disco, che non presenta dei veri e propri filler, ma neanche dei pezzi che svettano su tutti gli altri. In ogni caso un lavoro più che incoraggiante da parte di una band giovane, che potrà dire la sua in futuro.
Nicola Lucchetta