[Industrial/Gothic Metal] J.T.R. Sickert – You Deserve Panic (2009)
JTR Says – The Birth Of The 20th Century – Crystal Night – Portrait Of A Killer – Libertine – Fire Walk With Me – Everything Is Growing Old – According To Plan – Sickert’s Knife – Alone In A Crowd – The Double Event
http://www.myspace.com/jtrsickert
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Gruppo giovane, i modenesi J.T.R. Sickert nascono nel 2005, due anni dopo pubblicano il loro primo demo, “Everything Is Growing Old”, ed ora debuttano sulla lunga distanza con questo “You Deserve Panic”, in cui sono contenuti ben tre dei quattro pezzi che furono già nel demo, ossia “Libertine”, “Sickert’s Kinfe” e la title – track stessa. Come a ribadire una continuità concettuale che ruota, fin dagli esordi, intorno alla figura di Jack lo Squartatore, il primo serial killer conosciuto della storia, che nel 1888 diffuse il panico nel quartiere malfamato di Whitechapel (ma tuttora la sua vera identità rimane avvolta nel mistero). Di più; il nome stesso della band è un esplicito omaggio a questa passione/ossessione: le iniziali stanno per Jack The Ripper, e Sickert era il cognome del famigerato pittore vittoriano Walter Richard Sickert, indicato da Patricia Cornwell quale ‘squartatore’ autentico (ma, anche in questo caso, le voci contrarie sono molte e autorevoli).
Introduzione necessaria per presentare un concept – album sui pensieri e le azioni di Walter, sul suo odio e la sua repulsione verso le prostitute alcolizzate di Londra, identificate da lui come il simbolo per eccellenza della decadenza della società. Il quintetto emiliano narra tutto ciò con l’ausilio di un metal dal taglio moderno, segnato pesantemente dall’elettronica, dagli influssi thrash e death, ammorbiditi però da cupe atmosfere gothic e dalla voce di Erika Miraglia. Soprattutto nei primi pezzi, in particolare su “JTR Says”, si nota l’influsso del riffing di Machine Head e Fear Factory, mentre proseguendo con l’ascolto le sonorità di Rammstein, Lacuna Coil e ultimi In Flames prendono il sopravvento (ma pure qualcosa di nu metal fa capolino). Ben calibrato l’uso del synth, che permette di donare maggior oscurità ai pezzi (The Birth Of The 20th Century). Un po’ meno riusciti gli episodi maggiormente segnati dalle tipiche movenze gothic metal, che hanno un effetto quasi ‘anestetizzante’ sulla musica dei J.T.R. Sickert. In particolare la voce delicata di Erika è spesso fuori contesto, e mal si combina con le strutture delle canzoni del complesso. A volte l’influenza dei Lacuna Coil è sin troppo marcata (cfr. “Portrait Of A Killer”), e finisce per mettere in secondo piano la personalità di questo complesso, personalità che, al contrario, emerge meglio quando i musicisti decidono di picchiare più duro, con più violenza.
Ecco, violenza e ferocia. In ultima analisi è proprio questo che manca a “You Deserve Panic” per poter convincere maggiormente. Un tema come quello trattato in questo disco abbisognerebbe di una dose più massiccia di furia (in)controllata, brani che si lascino andare a momenti più intensi e distruttivi, un’intensità narrativa più marcata, strumenti lasciati liberi di ferire l’udito degli ascoltatori. In breve, dovrebbe somigliare a un sismografo in grado di segnalare le esplosioni interiori del folle Jack. Invece troppi brani, seppur pregevoli, scivolano via senza tentare di descrivere tutto questo (Everything Is Growing Old), oppure vengono sedati da eccessive effusioni melodiche (Fire Walk With Me). L’esordio è, in ogni caso, degno d’interesse, ma i J.T.R. Sickert otterrebbero maggiori risultati se lasciassero da parte i cascami gotici e si concentrassero del tutto sull’interazione selvaggia fra metal ed elettronica.
Stefano Masnaghetti