Tornano sulle scene, dopo il discreto “Nine Destinies And A Downfall”, i Sirenia capitanati da Morten Veland, famoso per essere stato il fondatore dei Tristania.
Tanti cambiamenti, rispetto al precedente disco: una nuova cantante, Ailyn (di origine spagnola), e un chitarrista, Michael Krumins, reclutato come secondo, in aiuto al già citato Veland. La musica però non cambia: anche se vi sono parti sinfoniche più curate e studiate, alternate a parti di chitarra più pesanti, i Sirenia non si discostano dai binari già intrapresi dalla precedente release. Il sospetto che questi Sirenia siano una versione “povera” (più plasticosa e gelida) dei Within Temptation è forte.