I Living Colour del terzo Millennio continuano ad essere un buon gruppo formato da grandi musicisti e impeccabili professionisti, ma non incendiano più gli animi come una volta. Non si vuole esser cattivi, è un semplice dato di fatto. Così “The Chair In The Doorway” continua sulla falsariga del precedente “Collideøscope”: un’ottima pozione di hard rock intriso di funk, che passa da sconfinamenti nel metal propriamente detto (“Out Of My Mind”, dai contorni quasi nu) a momenti più raccolti (la rock – ballad “That’s What You Taught Me”, con assolone d’ordinanza). Ma sentire una band storica ispirarsi a sonorità che essa stessa ha contribuito a creare non fa un gran bell’effetto. Sicuramente questa pubblicazione piacerà ai fan, ma dai fuoriclasse si vuole sempre qualcosa di speciale, di diverso: e “The Chair In The Doorway” è un album fin troppo normale.