[Power Metal] Heavenly – Carpe Diem (2009)


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Questo gruppo parigino esplose nel 2000, con il disco d’esordio “Coming From The Sky”, in piena ondata power. Già allora erano parecchio derivativi, e si pensava che la loro fortuna sarebbe terminata con lo scemare della piena musicale che li aveva portati al successo. Invece, grazie a una notevole bravura strumentale e ad un gusto melodico non comune, oggi sono ancora qui, al quinto album e forti di un piccolo ma fedele seguito. Questo “Carpe Diem” è un lavoro ben fatto, che ha tutti i requisiti per far felici gli amanti del power metal più melodico, barocco, pomposo e grondante tastiere ‘sinfoniche’. La personalità non è mai stata il loro forte, ma le mille citazioni di Gamma Ray, Sonata Arctica, Freedom Call, Stratovarius ed Angra sono ben ponderate e il disco, nel complesso, risulta più che piacevole. I difetti che in parte lo rovinano sono certi pacchiani scimmiottamenti dei Queen (“Farewell” e “A Better Me”), e la terribile citazione dell’ “Inno alla Gioia” di Beethoven (Ode To Joy). Ma si può soprassedere.

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