I quattro musicisti bresciani hanno già due dischi alle spalle e un’esperienza in ambito live spaventosa, oltre 300 date con tour in mezza Europa e in Sud Africa addirittura. Nel titolo del loro nuovo disco omaggiano il Gasulì, il loro rifugio, ovvero la casa nel bresciano dove hanno registrato e dove vogliono aprire un ostello per artisti. Le atmosfere che troviamo però sembrano anni luce lontane da quel contesto. Negli otto brani sembra di essere catapultati molto spesso nella Manchester di inizio anni ’90. Un caleidoscopio di suoni prima tirati e nervosi poi elettronici, poi più intimi.
Luca Freddi
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