Super Overdrive – World Coming Down – Rat Race – Sherri – Plastic Jesus – Scream – Yellin’ At The Xmas Tree – Romeo’s Waiting – Body Snatcher – Evil Eye – Lady Do Or Die – Cherie – Summer Running
Nessuno. Nessuno avrebbe potuto pensare a un disco del genere. Da Billy Idol poi. Quello che aveva provato l’evoluzione con l’incompreso “Cyberpunk” nel ’93. Ma è ancora vivo? Mamma mia se è vivo! Lasciando da parte i deliri fanciulleschi che mi hanno tramortito durante la pre-listening di “Devil’s Playground” devo ammettere che non sapevo bene cosa aspettarmi dall’ormai cinquantenne rock icon inglese. Il fatto che fosse tornato insieme a Steve Stevens poteva già essere considerato un segnale positivo di dimensioni astronomiche. Ciò che non avrei mai potuto immaginare era un platter così maledettamente pesante. Rock and Roll sparato in pieno 80ies style, produzione vorticosamente heavy e una manciata di brani semplicemente grandiosi. Senza dimenticare i momenti bluesy e country presenti nel disco, è impossibile non versare qualche lacrima durante il singolo “Scream” che avrebbe ben figurato anche nella ‘Whiplash Smile’ era. Attenzione però, non è un disco per nostalgici, è l’ennesima dimostrazione che l’ex punk rocker è ancora un Artista con la A maiuscola, la sua ugola non sarà più quella di una volta ma è in grado di emozionare, distruggere e raccontare storie di ogni tipo con classe innata. Successo totale quindi, senza dubbio uno degli highlights dell’anno.