Simone Cristicchi Album di Famiglia presentato alla stampa

simone cristicchi sanremo 2013

Sarà uno dei partecipanti della 63esima edizione del Festival di Sanremo e, in concomitanza con la kermesse, il 14 febbraio Simone Cristicchi pubblicherà “Album di Famiglia”, il quarto disco di inediti della sua carriera. Il nuovo capitolo del cantautore romano contiene anche le due canzoni in gara al Festival: “Mi Manchi” – afferma “è un brano  d’amore di stampo classico, mi sono ispirato a grandissimi artisti del calibro di Sergio Endrigo. Parla di un amore tenuto nascosto e svela la mia anima più dolce. “La prima volta (che sono morto)” parla del passare del tempo e tratta come argomento la scomparsa di una persona. In questo pezzo fuoriesce la mia parte più ironica ma credo che sia ugualmente una canzone molto tenera e delicata”. Simone è innamorato di questi due pezzi, ma all’interno di “Album di Famiglia” ce ne sono altre che ama altrettanto visceralmente. Fra tutte, “Laura” e “Magazzino 18”. “Laura parla dell’attrice Laura Antonelli. E’ una sorta di lettera indirizzata a lei, dove si parla prima della sua ascesa e poi del crollo e del dramma che ha subito. Certi versi sono quasi gridati, per rendere giustizia ad una persona che è stata violentata dai mass media e dalla giustizia italiana, che ci ha messo ben 10 anni prima di arrivare ad una sentenza di non colpevolezza. Non nascondo che in un primo momento avrei voluto portare questa canzone, ma poi ho pensato che sarebbe stata una sovraesposizione troppo forte e violenta. Ho parlato con Marco Risi, uno dei suoi pochissimi amici fidati, mi ha detto che le ha fatto piacere che qualcuno parlasse della sua vicenda ma non ha voluto incontrarmi. Si conclude con una speranza, perché oggi è un’altra persona. “Magazzino 18” invece tratta un tema a me molto caro: il Magazzino in questione è un deposito del porto di Trieste dove sono sepolte masserizie appartenenti ai profughi istriani e non parla tanto delle foibe quanto del dramma che le segue, ossia persone che muoiono per malinconia. In questi tre anni d’assenza dalle scene discografiche ho fatto molto teatro civile e la stessa “Magazzino 18” andrà a far parte di uno spettacolo che metterò in scena alla fine del 2013”.

Cristicchi sostiene anche che la sua ultima fatica è stata influenzata dai luoghi, compresa la sua stessa casa in cui ha costruito uno studio di registrazione, ed il sound più intimo e raccolto né è la dimostrazione  lampante. Un’ultima curiosità: l’artwork della copertina è opera del figlio Tommaso che, ascoltando qualche canzone del padre, gli ha detto “papà, quante belle parole”.

Claudia Falzone

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