Matt DeVries (Chimaira)

22 giugno 2006

L’ultimo album è stato bene accolto dal pubblico, ve lo aspettavate?
Cercavamo di aspettarcelo in un certo senso, con ogni nuovo album nuovo miglioriamo le nostre capacità compositive e artistiche per cui è inevitabile che le aspettative siano sempre maggiori, non è che pensassimo dovesse essere per forza il nostro album migliore, però visto che ci abbiamo lavorato davvero duramente speravamo sì che avesse successo.

E’ parecchio diverso dai vostri precedenti, i toni sono più personali…
Si, anche io penso lo stesso, i brani presenti su “Chimaira” sono stati pensati maggiormente rispetto a quelli dei precedenti album in cui non ci soffermavamo troppo sulle singole canzoni, c’è un senso generale più maestoso e tutti noi 6 hanno contribuito equamente nel creare vere canzoni e non le solite cose che si sentono ascoltando metal.
La ragione principale per cui l’album si chiama “Chimaira” è perché pensiamo rispecchi quello che dovrebbe essere il nostro sound che ci contraddistingue, e per quanto mi riguarda penso sia per ora il migliore cd di tutti quelli che abbiamo prodotto.

Che cosa vi ha influenzato maggiormente durante la scrittura del nuovo cd?
Rob è stato quello che è venuto fuori con l’idea di scrivere canzoni più lunghe e più epiche, la cosa ha intrigato tutti noi e da quel punto è stato lo standard che abbiamo adottato durante la fase di composizione. Per quanto mi riguarda le mie influenze sono quelle di vecchia data quali Pantera, Napalm Death, Deicide…per cui non credo ci sia stata molta differenza con gli altri cd sotto questo aspetto per me.

Vi soffermerete sul nuovo sound ottenuto o continuerete a evolvervi?
Per il prossimo record (che cominceremo a comporre non appena concluso questo tour) non abbiamo in mente di cambiare radicalmente il nostro sound, quello che mi rende fiero è che anche se i 3 cd passati hanno le loro differenze un fan ascoltandoli sa che sono nostri, per cui non credo ci saranno chissà che evoluzioni nello stile…quello che pensiamo di fare è semplicemente di metterci a scrivere canzoni e vedere cosa viene fuori, ci saranno sicuramente cambiamenti, in fondo tra un album e l’altro si viene sempre influenzati…Ad esempio il tour che stiamo facendo ora con i Madball offrirà sicuramente spunti perché essendo 2 generi underground simili tra loro è molto facile che si finisca per influenzarsi a vicenda.

Talley ha lasciato il gruppo pochi mesi fa e al suo posto è tornato dietro le pelli Herrick, quale è stato il motivo?
Talley è stato uno dei migliori drummer con cui abbiamo avuto il piacere di suonare. E’ una grande persona e ha contribuito in modo fondamentale nell’incidere il nuovo disco con noi. Però dopo un po’ di tempo passato a suonare live e a tourare ha cominciato ad avere problemi di inserimento, lui infatti viene da un ambiente diverso dal nostro e visto che noi 5 ci conoscevamo già da anni era davvero difficile per lui. Nel frattempo Herrick ci contattò dicendoci che aveva commesso un grave errore a mollare, gli raccontammo degli attriti con Talley chiedendogli se gli sarebbe piaciuto tornare con noi; lui ovviamente si è detto subito disponibile. E’ stato un processo senza attriti, Talley capì e lasciò il gruppo senza alcun rancore.

Sin dall’inizio della vostra carriera avete suonato con molti gruppi famosi, c’è ancora qualche band con cui vorreste suonare insieme?
Siamo stati veramente fortunati a suonare nel corso degli anni con gruppi come Slayer, Slipknot o a fare festival come l’Ozzfest…Se dovessi scegliere un gruppo qualunque sceglierei i Pantera o i Metallica “back in the day”, ma purtroppo tutti questi gruppi o non ci sono più o sono cambiati. Hunter vorrebbe tourare con i Metallica anche se io non sono d’accordo (ride).
Comunque anche tornare a supportare gli Slayer andrebbe bene.

A che punto della vostra carriera vi sentite arrivati?
Ancora una volta penso che siamo stati davvero fortunati, non abbiamo fatto che aumentare di popolarità, e qualunque cosa succederà nel futuro continueremo a suonare, non importa quanto famosi saremo.
In ogni caso penso che siamo a metà strada, giusto sul punto di sfondare, e per questo penso che il prossimo album sarà quello che ci lancerà veramente nella scena metal.

Un’ ultima domanda, un po’ più scottante…solo poche settimane fa è arrivata la notizia della vostra decisione di lasciare la Roadrunner…cosa vi ha spinto a questa scelta?
Non posso dire molto, però il punto fondamentale è che Roadrunner nel corso dell’ultimo anno ha progressivamente diminuito le sue attenzioni verso di noi, fino ad arrivare al punto per cui qualunque cosa chiedessimo loro dicevano no. Per ora quindi non siamo con nessuna label, ma non abbiamo nemmeno alcuna fretta di cercarla, quindi potremo comporre il prossimo album con tutta la calma del caso, e poi chi vorrà inciderlo lo farà, forse torneremo alla Roadrunner UK, ma sarà in ogni caso un cd davvero nostro, sicuramente il più onesto della nostra carriera.

N.B.

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