Erica Mou, classe 1990 e soprattutto, se mi permettete il pessimo gioco di parole, classe da vendere. A soli 23 anni può vantare l’uscita del suo terzo album, la partecipazione al Festival di Sanremo, diversi premi vinti e tour in America. Non male. Che non sia la classica bella voce (e perché no, bella ragazza) uscita da qualche talent o da qualche strano giro di raccomandazioni lo si capisce subito ascoltandola, e leggendo la lista pressoché infinità dei suoi live negli anni passati. Quando si dice fare gavetta. Di talento però, come si diceva, la ragazza ne ha da vendere, il suo curriculum parla per lei ma non solo. Al grande pubblico è apparsa nel 2012 con il brano “Nella vasca da bagno del tempo”, con il quale si è presentata all’edizione di Sanremo Giovani di quell’anno e con il quale ha fatto incetta di premi. È passato a mala pena un anno e siamo qui a parlare del suo nuovo lavoro, “Contro le Onde“.
Se trovo alquanto svilente il lungo elenco di rimandi, citazioni o ricordi che un’artista come lei possa generare, trovo invece fondamentale dare un peso a colui il quale ha messo uno zampino piuttosto pesante su questo lavoro, Davide Dileo, Boosta per i meno attenti. Il lavoro del tastierista dei Subsonica è veramente degno di nota, da subito si capisce che è la voce lo strumento cardine attorno al quale far ruotare tutto l’album. Non potrebbe essere altrimenti. Ad essa viene riservato un trattamento particolare, emerge ma non è mai pesante, è un piacere da ascoltare in cuffia! Gli arrangiamenti poi pescano all’interno di un enorme calderone sonoro, a volte concedono di più all’elettronica altre volte lasciano più spazio agli strumenti acustici. Una collaborazione vincente ed evidentemente sincera al punto che ben due pezzi dell’album sono stati scritti proprio da Boosta (e si notano).
Oltre al singolo estivo “Mettiti La Maschera” emergono tra gli altri “Non Dormo Mai“, “Contro Le Onde” (con qualcosa di più che una citazione di “Roads” dei Portishead) e “Mentre Mi Baci“. Nulla è lasciato al caso, dalla produzione appunto, alla scrittura. I testi e la musica sollevano Erica Mou da quello che potrebbe essere un facile stereotipo. Un disco piacevole, da scoprire. Un’artista da continuare a seguire perché in grado di regalare ottime sorprese.
Giuseppe Guidotti
[youtube BWNCFRIlJUw nolink]