In concomitanza con la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2014, il 20 febbraio Arisa pubblicherà il nuovo album “Se Vedo Te”, caratterizzato da mille contaminazioni musicali: dall’elettronica al soul, passando per il pop. Ma qual è la sua vera anima musicale?
“L’anima musicale che prevale di più in me…non c’è! Odio dover dare sempre i nomi alle cose. Tutto può essere tutto e niente allo stesso momento. Un po’ come quando si cerca di diversificare troppo tra musica mainstream e musica commerciale. I generi li abbiamo inventati noi per chiarirci le idee ma non sempre occorre avere le idee ben chiare. Io, ad esempio, non le ho. Credo, tuttavia, che ciò che mi contraddistingue è la verità della comunicazione”.
A differenza dei lavori precedenti, in questo disco la cantante potentina ha deciso di non affidarsi ad un solo autore: “Volevo portare qualcosa di veramente mio. Ha collaborato, come sempre, Giuseppe Anastasi ma anche altri artisti di rilievo: Angelo Trabace, Marco Guazzone, Antonio Di Martino, Giuseppe Dente e Cristina Donà. Con lei, in particolar modo, abbiamo sviluppato un feeling talmente grande che abbiamo parlato di moltissime cose e anziché scrivere una canzone…me ne ha scritte quattro! La ritengo una persona eccezionale e devo confessare che, se ho scelto di cantare, è stato anche grazie a lei. La seguo da tantissimo, è una grande artista dal respiro internazionale. E’ magnifica”.
“Se Vedo Te” vanta una lavorazione abbastanza lunga: “La prima canzone l’ho ricevuta due anni fa da Marco Guazzone. Ci tengo parecchio a questo disco, ho voluto metterci qualcosa di davvero mio, come i miei ascolti. Sapete, è vero che faccio tante cose, ma è proprio il farlo che, a volte, mi fa venire la sensazione che io, un vero e proprio posto non ce l’ho. Perché, secondo la filosofia italiana, se un posto ce l’hai non ti viene in mente di rimetterti in gioco a Sanremo. Ma, ad essere sincera, per come mi conosco lo so che mi divertirò sempre a Sanremo e continuerò a farlo.”
In effetti, il palco dell’Ariston rappresenta una bellissima tentazione per Rosalba: “E’ l’unica settimana in cui posso fare la diva. Non vedo l’ora di emozionarmi ed emozionare. Mi piace tutto del festival, non posso negarlo. Inoltre quest’anno posso portare ben due pezzi. E’ un modo ancora più immediato per far conoscere il progetto nel quale credo seriamente. Certo, due canzoni non possono parlare di un intero disco, ma almeno ho la possibilità di presentarlo meglio!” All’interno, inutile dirlo, ci sono inclusi anche i due brani sanremesi: Lentamente (il primo che passa) ha un sound vagamente operistico, mentre Controvento parla del vero amore e della vicinanza tra persone davvero innamorate. “Anche se, a dirla tutta”, aggiunge, ciò che mi preme di più è che la gente venga a vedermi ai concerti, del disco fisico non mi importa molto”.
Ultima battuta ma, a questo punto, inevitabile su Spotify: “Credo sia una grandissima invenzione, perché permette che la fruizione di musica sia davvero per tutti. E la musica deve essere a disposizione di tutti. Dite che dovrebbero abbassare il prezzo dei CD? Sono la prima ad associarmi a voi, ma in questo senso dovrebbero abbassare anche il prezzo della carne. L’unico posto dove prendo i cd sono gli autogrill. E mi è spiaciuto notare che lì i miei dischi non li vendono!”
Ricordiamo che Arisa presenterà l’anteprima tour in due appuntamenti: il 6 aprile all’Auditorium Parco Della Musica e il 16 dello stesso mese agli Arcimboldi di Milano.
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