Mario Nunziante (Press Conference)

E’ ufficialmente partita la gara che deciderà, forse, chi sarà l’erede di Marco Carta nel cuore dei fan della trasmissione Amici. Quest’anno i pretendenti sono moltissimi e il successo di Carta non ha fatto altro che far aumentare l’interesse delle case discografiche verso il format, speranzose di trovare la nuova promessa della musica italiana.

15 aprile 2009

Mario Nunziante è uno dei maggiori pretendenti alla vittoria di vendite. Eliminato prima delle finali perché poco gradito alla maggior parte dei giurati, è stato quello che più ha destato interesse per il pezzo “Domenica” presente su “Scialla” e che ha colpito un po’ tutti per il fatto di scriversi i pezzi da sé.

Un cantautore ama definirsi e nella conversazione avuta con i giornalisti di varie testate ha tenuto molto a sottolineare questo aspetto della sua arte. Non è uno sbruffone Mario, è ben conscio dei suoi limiti (“non sono un musicista, strimpello due cose solo per aiutarmi a comporre”/”non credo finirò mai il conservatorio, richiede troppo impegno”) e non ama prendersi meriti che non sono suoi. Sembra anche una persona semplice, sincera e senza peli sulla lingua. Non ha avuto buoni rapporti con tutti i componenti della scuola, come è logico che sia, ma con alcuni ha saputo costruire rapporti che vanno oltre la scuola (“Con Luca e Alice ho un rapporto stupendo, stiamo cercando casa insieme a Roma“) e non ha paura di dire che alcuni metodi di insegnamento non li ha mai condivisi (“Ammiro Jurman, ma i suoi metodi non li condivido per niente. Sono contento di aver avuto altri insegnanti che si sono occupati di me. Certo, tutti quelli che passano da lui poi vincono…“).

Insomma, è un ragazzo con la testa sulle spalle, ma che non ha paura di dire ciò che pensa. Imbeccato sui suoi idoli musicali non ci pensa un secondo e ti fa una lista di cantautori che potrebbero rappresentare un perfetto compendio di musica italiana (“De Andrè, De Gregori, Lucio Dalla e il mio compaesano Rino Gaetano”), mentre l’ultimo pensiero non può che andare alla nonna che si è occupata di lui, orfano dalla tenera età, e alla quale il cd è totalmente dedicato.

Luca Garrò

 

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