Ritorna l’inossidabile Kylie Minogue, fatina sexy anche dopo 25 anni di attività. Dopo l’esperimento quasi pop rock di “X” (2007) e le atmosfere disco di “Aphrodite” (2010), riuscirà il nuovo Kiss Me Once a tenerla nel giro che conta?
Il passaggio sotto l’ala protettrice di Jay-Z si fa sentire: l’album viaggia su coordinate dance pop molto contemporanee, mainstream, americane. Se da una parte è un bene per Kylie, per cercare di rimanere in contatto con un pubblico più giovane, dall’altra il disco suona in troppe occasioni al limite del generico…come se si cercasse di scimmiottare a tutti i costi Rihanna, Katy Perry e Miley Cyrus. Insomma, la preferivamo nelle mani dei produttori scandinavi.
Ovviamente poi si punta all’ipersessualità, una costante di questi ultimi anni. Vorrei spendere solo un minuto di raccoglimento per ricordare Kylie e la sua elegantissima sensualità, con gli shorts assassini in “Spinning Around”, con quella scollatura eterea in “Can’t Get You Out Of My Head”, con il razzo o con il toro meccanico di “Agent Provocateur”. In questo è maestra, e tra “Les Sex”, “Sexy Love” e “Sexercize” offre materia per erezioni, scusate, emozioni memorabili.
In particolare il video del singolo stacca tutte le altre dive in quanto ad erotismo (senza coatterie, ciao ciao Rihanna). Purtroppo non la vedremo facilmente in Italia un gran tour come quello di Les Folies, dobbiamo accontentarci di un disco discreto, che purtroppo non riserva sorprese, ma che si lascia ascoltare.