Van De Sfroos pubblica il sesto album da studio: “Goga Magoga” è il titolo della nuova fatica del Davide Bernasconi edizione 2014. Un cantautore che evolve ulteriormente il proprio sound, senza snaturarlo, arrivato oramai all’imminente soglia dei 50 anni (Davide è un classe 1965): “Sono dovuto arrivare ai cinquant’anni per scrivere il disco più duro e sofferto della mia vita. Questo è un ritorno sulle scene dopo un periodo buio, dopo aver affrontato i fantasmi della depressione e dopo aver viaggiato profondamente dentro di me. Ho rischiato di farmi male ma ero sicuro dall’inizio che era l’unica cosa da fare per portare a casa il risultato più vero e onesto possibile“.
Un album che ha molti legami con alcuni numi tutelari del rock degli anni d’oro…
“E’ vero, ho messo degli omaggi a Jethro Tull e ai Pink Floyd, ci sono delle atmosfere profonde che spesso vengono squarciate dalla voce di Leslie Armandini, che viene dal soul e si è integrata da dio con me, è stata bravissima“.
Qualcuno si aspettava un ammorbidimento e un tentativo di avvicinarti a un pubblico più generalista. Hai smentito tutti.
“Ma c’era davvero qualcuno che si aspettava da me una cosa del genere? Non sono capace di scrivere pezzi radio friendly, anzi non me ne frega proprio niente a me del pubblico dei fast food, del fast living e del fast fanculo. Non credo nemmeno che nelle mie caratteristiche possa esserci l’immediatezza e nemmeno voglio diventare un personaggio mediatico, voglio che la gente che ascolta la mia musica sia in grado di dedicarci il tempo necessario per entrarci il più possibile in contatto“.
Quanto è cambiato il tuo pubblico in questi anni?
“A dire il vero non è cambiato molto. La gente che mi segue mi conosce fondamentalmente perchè qualcuno un bel giorno l’ha portata a un mio concerto. E da allora non se ne sono più andati. Non è un pubblico radiofonico per tornare al discorso di prima, paradossalmente ci sono delle emittenti del Sud che mi hanno sempre trasmesso e alcune del Nord che non mi passano manco a morire. Io sono contento così, i riscontri di questi anni mi confermano che la mia per ora è sempre stata una strada apprezzata“.
David Van De Sfroos – Goga e Magoga tracklist
Angel
Ki
Figlio di ieri
Crusta de platen
El calderon de la stria
Mad Max
Infermiera
De me
Cinema Ambra
Il re del giardino
Goga e Magoga
Colle Nero
Gira Gira
Omen
Il viaggiatore
Il dono del vento