Come spesso accade dopo un evento drammatico, in molti tendono a buttare la rabbia, il dolore e la frustrazione in musica. Proprio come hanno fatto gli After the Burial, tra i pionieri del djent made in USA, che hanno pubblicato “Dig Deep” a pochi mesi dalla tragica scomparsa del compagno di avventure e membro fondatore Justin Lowe.
Il chitarrista e compositore non è stato rimpiazzato per il momento, e questa decisione si paga con una minore varietà rispetto alle release precedenti e la scelta di accantonare quasi del tutto le clean vocals si rispecchia in un sound più viscerale ed energico. Ma non sono solo facce appese e ceri accesi, i nostri non perdono la voglia di scherzare (e di vivere) inserendo una tromba da stadio nel bel mezzo di “Laurentian Ghosts”.
“Dig Deep” è un ottimo modo per onorare l’amico scomparso, che i fan degli After the Burial adoreranno, senza però apportare nulla di innovativo.