Boneshaker, l’energia inesauribile degli Airbourne

Alzi la mano chi avrebbe voluto qualcosa di diverso da questo nuovo album degli Airbourne. Nessuno? Come pensavo. E come pensano loro, australiani fino al midollo e la cui spina dorsale è costituita dai fratelli O’Keeffe. Dal 2003 e quindi da più di quindici anni ormai e arrivati al quinto disco in studio il loro credo rimane inossidabile quanto la roccia, quanto i loro riff e la voce stentorea di Joel. E’ arrivato “Boneshaker” e i nostri mobili ricominceranno a tremare.

Non diciamo più che i ragazzi siano cloni della ben più titolata e conosciuta band capostipite del movimento AC/DC, ma di certo possiamo affermare che si adagiano sulle stesse radici blues e che da lì partono per produrre un hard rock basilare e innovativo allo stesso tempo, che come i modelli sopracitati percorrano le stesse strade battute e che giungano bene o male alle stesse conclusioni. Quindi non badate, se è la prima volta che li ascoltate, ai continui déjà vu.

La title track è subito lì a riscaldarci con il loro sound che avevamo lasciato tale e quale tre anni fa con “Breakin’ Outta Hell”. Riff e ritmi cadenzati con una regolarità matematica a suon di headbanging fanno da altare del rock alla voce aggressiva come non mai di Joel. Si accelera un po’ con “Burnout the Nitro”, e i coretti timbrano il cartellino per completare il manifesto del loro rock indissolubilmente hard and heavy. Dicevamo blues? Sentite il riff di “This Is Our City”. Dicevamo hard rock? Ecco che arriva “Sex To Go”. Non c’è calo nell’energia espressa da questi ragazzi, non c’è tra un disco e l’altro della loro discografia e non c’è tra traccia e traccia di questo nuovo “Boneshaker”, un album che le ossa te le scrolla sul serio. “Blood In the Water” inizia con un toccante tributo sonoro nella vocalità al compianto Lemmy per poi esplodere in un ritornello tutto fuoco e fiamme. Le tematiche sono sempre le stesse, poche ma buone e con convinzione spasmodica. Donne, rock ‘n’ roll, inferno musicale, imprescindibile se si vuole essere onesti nell’olimpo della chitarra. Così arrivano in maniera naturale le sferzate di basso in “She Gives Me Hell”.

L’esplosione di velocità e hard rock finale ha il suono di una dichiarazione di intenti, “Rock ‘N’ Roll For Life” è una presa di posizione netta e indistruttibile nel tempo e nelle influenze, un modo di vivere che non si può e non si deve distinguere dall’arte, dal lavoro, dal passare le giornate e soprattutto le notti. Fino a che c’è aria nei polmoni, fino a che c’è tensione a tendere i nostri nervi, si fa rock ‘n’ roll.