gRAPpa #2: album rap, cose hip hop e pop di cui vale la pena parlare

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Beyoncé – Lemonade – Fermi tutti. È tornata Queen B. Probabilmente non si tratta del miglior disco di Beyoncè a livello di hit, ma come in ogni sua nuova creazione l’artista sperimenta spostando i confini della propria musica. Sui vari gossip che si celano dietro a questo lavoro è inutile parlarne. 
È sempre colpa di noi uomini, nemmeno se ti chiami Jay-Z puoi fare il furbetto.

Ariana Grande – Dangerous Woman -
 Ariana Grande per questo album cambia approccio nel modo di fare musica, e “Dangerous Woman” sembra un progetto riuscito. Non è un lavoro immediato come il precedente “My Everything”, e forse è proprio questa la nota positiva. La giovane artista sperimenta ed esprime tutta se stessa. Maliziosa.

Asap Ferg – Always Strive and Proper – Il flow quasi cantato di Asap Ferg è la vera arma vincente di questo disco. Non tutti riescono a cambiare argomenti e stile mantenendo un’impronta originale. “Always Strive and Prosper” è un puro concentrato di divertimento dalla prima all’ultima traccia.

Kendrick Lamar – Untitled Unmastered -
 Il merito di questa uscita inattesa va dato a LeBron James. “Untitled Unmastered”,infatti,non doveva essere pubblicato, ma il neo campione Nba,dopo la performance di Lamar ai Grammy ha chiesto, su Twitter, che quel materiale fosse in qualche modo pubblicato. 
Detto fatto, a distanza di qualche giorno ecco delle tracce nuove (la maggior parte del materiale risale al 2014) di Kendrick. Suona da Dio.

Drake – Views – 
Ci si aspettava tanto da Drake, ma la scintilla di questo album non si accende mai. “Hotline Bling”, la hit che ha fatto ballare tutti, messa lì alla fine è quasi una salvezza. Le ben 20 (!!!) tracce si fanno sentire. 
Il livello dei brani di Drake resta comunque alto, ma non spicca per novità. Non riesce a stupire come un tempo. Pesante.

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