Zitta zitta, la Morr Music, dopo un periodo di collasso artistico, è tornata a inanellare discreti successi. Questi Aloa Input sono un prodotto interno teutonico. Il trio viene da Monaco ma non ha rimandi sostanziali a conterranei indie-tronici come Notwist, Tarwater, Ms. John Soda tanto cari al “suono” di casa Morr.
I loro punti di riferimento sono molteplici e vengono rielaborati e miscelati con destrezza. L’ecletticità della band a volte pare incontenibile, tra rock onirico, dream pop, elettronica tribale, folk rurale, ballate. Poi atterra nei dintorni di Animal Collective e Panda Bear, si riempie di allucinogeni e con brio si svincola dagli schemi per gettarsi a capofitto in un macrocosmo psichedelico.
Gli Aloa Input hanno masticato tanta musica di diversa estrazione. In questa seconda prova si sono
dimostrati, non senza imperfezioni, abili costruttori di canzoni indiepop accattivanti, di liquide atmosfere, emanando un’aria d’ultraterrena leggerezza con spirito fricchettone, amore per melodie bislacche e slittamenti bizzarri.