Angels And Airwaves – The Dream Walker

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“Poet Anderson: The Dream Walker”. Questo è il nome del cortometraggio dal quale nasce l’idea dell’ultimo album degli Angels And Airwaves, band americana capitanata dal solito Tom DeLonge nei panni di produttore serio e sognatore, altra veste rispetto allo spensierato chitarrista a cui eravamo abituati una quindicina di anni fa.
L’atmosfera dell’album richiama chiaramente la trama dell’animazione; Poet Anderson, un sognatore consapevole della differenza tra sogno e realtà, cosciente del fatto che molto spesso i due mondi collidono, decide di affrontare l’oscuro ma affascinante mondo dei sogni con coraggio. Sulla base di questo viaggio, gli AVA aggiungono un’altra casella alla voce album in studio, non tradendo il tipico stile della band ma allo stesso tempo non cadendo in inutili e noiosi loop.

The Dream Walker presenta lo stile dei predecessori, ma è facile riconoscere fin dai primi ascolti una maggior maturità artistica e allo stesso tempo un sound più diretto e incisivo. Per rendere l’idea, Tom e soci hanno eliminato quasi del tutto intro e pezzi strumentali. “Teenagers & Rituals”, prima traccia, si discosta di molto dalle opening tracks dei lavori precedenti, più diretta e agitata, una sorpresa.
Poi c’è “Paralyzed”, forse il pezzo migliore dell’album, tipico giro di basso degli AVA, ma una potenza espressa dalle chitarre difficilmente riscontrabile nei precedenti 4 album e un ritornello molto evocativo.
“Wolfpack” è il primo singolo estratto dall’album. Un pezzo forte, niente di radicalmente nuovo se non per il sound elettronico alla base del pezzo, supportato per gran parte da un giro di sintetizzatore. Tanta elettronica in questo album, che però non tenta mai di nascondere la natura rock della band.
Oltre a quelli già citati, sono diversi i pezzi di rilievo e degni di nota, ma “The Dream Walker” è un album che si fa apprezzare nella sua completezza, per i ritornelli orecchiabili (“Bullet In The Rain”), per le solite atmosfere dark (“Kiss With A Spell”, pezzo unico rispetto alla discografia AVA) e ambient (“Tunnels”).
Tom e compagnia bella trovano anche il tempo per l’introduzione, rispetto al passato, della love-song-ballad, una cambio di direzione e di sound che rischia di macchiare un po’ la continuità e l’armonia raggiunte in 9 canzoni. Senza dubbio una scelta azzardata.

Gli Angels And Airwaves continuano sulla strada intrapresa circa 8 anni fa, quando si presentarono al mondo con l’ambizioso lavoro “We Don’t Need To Whisper”, senza clamorose rivoluzioni ma consapevoli della necessità di nuova luce e nuova fantasia, attraverso la creazione di un nuovo viaggio e una nuova storia da raccontare.

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