Il punto di non ritorno raggiunto dai Between The Buried And Me su “Coma Ecliptic” pensavo arrivasse già da un paio di dischi. La naturale evoluzione della band del North Carolina li ha portati dall’essere un act fondamentale nel genere progressive: i Nostri erano oramai tra i riferimenti assoluti in materia prog-core (termine orribile ma può rendere l’idea), ma le escursioni soliste del singer Tommy Rogers stavano dimostrando già da qualche anno che prima o poi il cambiamento definitivo sarebbe arrivato.
Ed eccoci quindi a commentare un’opera omnia tremendamente ambiziosa, sfrontata e rischiosissima se analizzata vista dal punto di vista conservativo. Oramai i BTBAM vogliono provare a emergere sempre più in un panorama che ha in Opeth e, ovviamente, Dream Theater (provate “The Ectopic Stroll” così a freddo e fateci sapere) i riferimenti assoluti. Le influenze Queen-iane (e magari anche Pink Floyd-iane o King Crimson-iane se vi va) e gli schizzi à la Faith No More, accanto a momenti all’apparenza insensati (“Dim Ignition”), sprazzi lisergici e synths, sono solamente alcune delle caratteristiche di un lavoro guidato dalle clean vocals, dalle ritmiche medie, che racconta un concept parecchio complicato (c’è un tipo in coma etc etc approfonditevelo da soli). Che tuttavia sta in piedi. Grazie all’incredibile capacità esecutiva dei ragazzi (non è ovviamente una novità), da una produzione assolutamente incredibile e per certi versi paragonabile a quella di monumenti rock come i Muse, e infine da una credibilità che i Between si sono guadagnati sul campo anno dopo anno.
Se la doppietta “Node”/”The Coma Machine” o le stupende “Turn On The Darkness” e “Rapid Calm” non vi lasciano immobili e ammaliati durante l’ascolto, allora dovete farvi vedere da uno bravo. Durissimo colpo ai puristi che speravano che i BTBAM continuassero a fare i brutallari illuminati, “Coma Ecliptic” è uno di quegli album che segnano l’annata in cui escono e anche le stagioni successive per l’intero genere. I prossimi a provare il grande salto saranno con ogni probabilità i Periphery. A noi non resta altro da fare che consigliare, supportare e godere della superiorità di certi artisti che, in un mondo perfetto, sarebbero conosciuti dalla stragrande maggioranza della popolazione delle terre emerse.