Bury Tomorrow – Earthbound

Bury-Tomorrow-Earthbound-recensione

La scena metalcore sta vivendo una nuova era dell’oro. Per quanto in Italia certa roba potrà tirare fino a un certo punto, nel mondo le cose vanno diversamente. In UK Earthbound, il nuovo Bury Tomorrow, sta sfracellando culi a destra e manca. Ciò che permetterà ai ragazzotti di imporsi è anche la perfetta integrazione tra le ugole di Jason Cameron (che con un pulito spaventoso regala quel quid in più rispetto alla media alla sua band, sentitelo su Memories…) e del frontman Daniel Winter-Bates.

Sanno scrivere bene i BT, alternare volate e breakdown, costruire un pezzo come Cemetery (anche se il fade-out non ci stava per nulla) e far partire la violenza assoluta su 301 (che refrain ha sto brano?) con un mestiere che in pochi possono vantare nel circuito contemporaneo. Insomma, non di soli Bring Me The Horizon si vive oltremanica, le giovani leve del metallo frangettato troveranno in questo disco un motivo più che valido per scoprire e approfondire un domani la conoscenza della musica del diavolo.

Consigliatissimo, se ancora non si fosse capito. E decisamente consumabile, per lo meno fino alla release del lavoro dei paparini Killswitch Engage.

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