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Quest’album del duo norvegese è il seguito di “Junior”, datato 2009. In realtà anche Senior è stato registrato nel 2009 ma è stato fatto uscire dopo perché l’idea era quella di rappresentare le due vene artistiche del gruppo in due momenti diversi. A differenza di Junior, ricco di pezzi danzerecci, Senior rappresenta il lato esistenziale e meditabondo di Svein Berge e Torbjørn Brundtland.
Il disco si apre con “…And the forest began to sing”, un’intro ambient rivelatrice del mood chill out e completamente strumentale di “Senior”.
“Tricky Two” ci ricorda vagamente i Kraftwerk, mentre invece “The Alchoolic” è un tripudio di sintetizzatori anni ’80 ipnotici a tal punto da far chiudere gli occhi e trasportarci in un’altra dimensione in cui l’ascoltatore può vedere tutto ciò che la sua sensibilità acustica gli trasmette. Insomma, un vero e proprio viaggio mentale.
“The Fear” è la traccia con maggior pathos di tutto il lavoro, grazie ad un arrangiamento musicale che suscita una sensazione di ansia e paura. Forse quando i Röyksopp hanno dichiarato che “Senior” sarebbe stato più oscuro, si riferivano proprio a questo pezzo.
Il primo singolo “The Drug” è l’unica canzone in cui il ritmo è così veloce che le sonorità ambient lasciano spazio a una base ammiccante all’house che sembra provenire direttamente dai dancefloor di tutta Europa.
L’ultima traccia “A Long, long way” è rilassante, come se fosse la conclusione di un’avventura. E’ proprio questo che ci impedisce di dare una perfetta identità ad ogni singola traccia. Non c’è nessun potenziale singolo, bensì una concatenazione di brani inscindibili l’uno dall’altro.
Tirando le somme: “Senior” ci è piaciuto sicuramente molto di più rispetto al predecessore e abbiamo apprezzato la scelta di sonorità ambient e chill out. Ciò che non abbiamo gradito è stata la sensazione di ascoltare qualcosa di già sentito, a causa di riferimenti non troppo nascosti a Kraftwerk, Tangerine Dream fino ai colleghi francesi Air.
Speriamo che nel prossimo album il duo norvegese possa tornare a stupirci con innovazioni.
Claudia Falzone