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E’ trascorso un anno dall’uscita del primo cd col quale Cristiano celebrava la memoria del compianto Faber con lungo e apprezzatissimo tour celebrativo che ha girato più volte la penisola, facendo ovunque il pienone e lasciando sempre spettatori soddisfatti dall’esecuzione di classici ormai immortali della musica italiana.
Per questo secondo volume la scelta dei brani è stata coraggiosa, così come lo era stata quella del primo disco, con alcuni fra i brani più profondi e introspettivi della carriera di De Andrè padre. Tra tutti possiamo senza dubbio citare “Anime salve” e “Creuza de ma”, senza tralasciare “Don Raffaè”, “La canzone dell’amore perduto”, l’immancabile “Bocca di rosa” e “Cose che dimentico”, brano scritto da Cristiano a quattro mani col padre, presente sul suo disco “Sul confine” (1995).
Abbiamo citato solo alcune delle canzoni, anche se meriterebbero tutte quante di essere nominate, poiché della lunga discografia di Faber non ci sarebbe nulla da tralasciare, ma Cristiano ha dovuto per forza di cosa fare delle scelte, e dal canto mio posso dire che ha fatto quelle più azzeccate.
L’esecuzione è perfetta, così come lo era quella del primo cd; la voce di Cristiano a tratti è davvero vicinissima a quella di Fabrizio, e ad ogni nota si sente tutta la passione e l’affetto che ci mette nell’eseguire questi pezzi. I musicisti che accompagnano De Andrè junior sono eccellenti e fanno alla perfezione il loro lavoro, proponendo arrangiamenti freschi, a tratti moderni e a tratti invece molto fedeli agli originali, offrendo all’ascoltatore delle soluzioni sempre azzeccate e mai fuori contesto.
Insomma, “Volume 2” (alzi la mano chi ha pensato ai due famosi dischi dal vivo di Fabrizio con la PFM) è una perfetta prosecuzione del suo predecessore e, anche in questo caso, un lavoro più che valido, che non dovrebbe mancare nella collezione di tutti i fan del cantautore genovese.
Corrado Riva