[Cantautorato] Susanna Parigi – L’Insulto Delle Parole (2009)
L’Insulto Delle Parole – Non Chiedermi Parole D’Amore – Fa Niente – L’Attenzione – La Fiorista – Il Raro Movimento – C’è Bisogno Di Tempo – La Canzone Dei Vecchi Amanti – Una Basta – L’Applauso – Clip Video “L’Insulto Delle Parole” (con Pino Arlacchi, Corrado Augias, Lella Costa, Cesare Fiumi, Kaballà, Leonardo Manera, Andrea Pinketts, Bruno Renzi)
www.susannaparigi.it
www.promomusic.it
Il primo disco di Susanna Parigi, omonimo, uscì nel lontano 1996. Oggi sono passati ben 13 anni, moltissime collaborazioni (tra gli altri, Susanna ha suonato con Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e cantato con Raf) e altri due album, “Scomposta” (1999) e “In Differenze” (2004). Molti sui testi sono scritti in coppia con Kaballà, musicista già autore di parecchie canzoni portate al successo da Carmen Consoli, Eros Ramazzotti, Antonella Ruggiero e Mario Venuti. Eppure, questa musicista fiorentina la conoscono ancora in pochi. Non è mai riuscita ad uscire dal ristretto circolo di appassionati che seguono la canzone italiana d’autore e giungere ad un pubblico più ampio. A giudicare dalla qualità artistica mostrata ne “L’Insulto Delle Parole” meriterebbe ben altri riscontri.
Probabilmente questo successo negato è imputabile alla sua condizione di musicista difficilmente catalogabile. Troppo raffinata per poter essere gettata nel calderone del pop, troppo melodica, ‘colta’ e ‘classica’ per arrivare alle orecchie dei fan dei cantautori duri e puri. È diplomata in pianoforte e insegna al conservatorio di Trento, e tale formazione musicale si percepisce chiaramente ascoltando il disco.
Dieci brani nei quali la cantante mostra tutto il suo amore per la musica classica francese di fine Ottocento (sulla sua pagina MySpace indica tra le influenze Claude Debussy e Gabriel Fauré), in particolare quella cameristica e per pianoforte solo, per Bach (nella title – track suona il clavicembalo), oltre alla passione per la chanson di lingua francese (“La Canzone Dei Vecchi Amanti” è una cover di Jacques Brel) e per alcuni musicisti italiani (gli arrangiamenti devono molto a Battiato, mentre la ritmica di “Fa Niente” si avvicina ad alcune trovate di Capossela). Niente di ridondante, però. Canzoni basate sulla sottrazione, pochi tratti ben calibrati, voce, accompagnamento di piano e archi leggeri a disegnare il panorama circostante. Nel modo di cantare la Parigi si potrebbe affiancare alla Ruggiero, ma sarebbe una forzatura; in realtà, come tutte le vere artiste, la sua personalità è molto forte, anche a livello prettamente vocale.
Il gusto e il pudore della musica di “L’Insulto Delle Parole” sono in perfetta sintonia con i suoi contenuti lirici, densi di riferimenti letterari e incentrati sul tema della ‘parola’ e su quanto questa sia stata deturpata nei suoi significati più profondi dall’uso e dall’abuso che se ne fa nella nostra epoca (e non solo). Ma per approfondire quest’argomento invito il lettore a cliccare sul link in alto a destra, potrà leggere l’intervista in cui la stessa musicista parla approfonditamente di quest’argomento. A me non resta che augurare a Susanna di raccogliere, con questo cd, il successo che merita.
Stefano Masnaghetti