La Rivoluzione del Sessintutto – Ulisse – Non Mettere Le Mani In Tasca – Pimpami La Storia – Ilaria Condizionata – La Grande Opera – Vieni A Ballare In Puglia – Abiura Di Me – Cacca Nello Spazio – Il Circo Delle Pantegane – Un Vero Uomo Dovrebbe Lavare I Piatti – Io Diventerò Qualcuno – Eroe (Storia Di Luigi Delle Bicocche) – Bonobo Power
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Caparezza è in ascesa totale, da ogni punto di vista. La sua fama aumenta di album in album, chi lo snobbava, considerandolo un fenomeno passeggero, ha dovuto ricredersi e anche a livello compositivo sembra crescere in modo sbalorditivo ad ogni nuova uscita.
Il forte valore sociale della sua musica, per quanto sempre presente, è ora ai massimi livelli: non esiste canzone che non sia di protesta o di sberleffo contro ogni cosa che non gli vada a genio e questo “Le Dimensioni Del Mio Caos” può, a mio parere, essere considerato la summa del suo pensiero, il suo manifesto.
Definito dall’autore stesso “il primo fonoromanzo della musica italiana”, l’album affronta i temi cari a Caparezza in una veste differente dal solito, quella del concept album: 14 audiocapitoli per raccontare il ‘68 attraverso le avventure di Caparezza stesso, di Ilaria Condizionata, una giovane hippie catapultata nel nostro tempo e del muratore Luigi delle Bicocche. I momenti recitati che raccordano i brani, uniti ai temi e all’estrema varietà delle scelte musicali, rendono questo disco un piccolo gioiellino della musica italiana di questi tempi. Impossibile non scomporsi sull’opener “La rivoluzione del sessintutto” o rimanere sbalorditi dalle trame, a volte difficili da cogliere appieno senza il libretto, di pezzi come “Ilaria Condizionata” o dal sarcasmo di “Vieni a ballare in Puglia” o “Cacca nello spazio”.
Senza accorgersene si arriva alla fine della storia, capendo addirittura perché la scimmia sia l’evoluzione dell’uomo e non il contrario…
L.G.