[Hip Hop] Prisma Dalla Nuova Scuola – Sogno Metropolitano (2009)
Sogno metropolitano – 90 Bipiemme – Underground lover – Il Mio sentiero Feat. Mister T + Inzu – Prova A Smettere – Tranne Te! – Qualcosa Di Concreto Feat. Sommo + Some – Roma Quando Piange – Il Mio Suono – True School Feat. Coez – …Sarà… – Outro
http://www.myspace.com/prismamc
Il sogno è qualcosa di lontano, di indefinito e sconosciuto ma, allo stesso tempo, di fortemente desiderato.
La metropoli (Roma Quando Piange) è la realtà nuda e cruda da affrontare e da cui muovere i passi per avvicinarsi a tale meta.
Così l’ artista – Prisma Dalla Nuova Scuola – sintetizza il contenuto del suo primo disco solista. Un disco fatto di citazioni continue sull’essere indipendenti e forti (Underground lover) nonostante la vita sia così difficile da gestire fra famiglia, lavoro e studio (Il mio suono).
Da questo progetto, assolutamente non originale ma classico, traspare l’idea di Hip Hop come momento sacro: di respiro e spazio in cui l’ artista esprime tutta la rabbia e la malinconia che lo caratterizzano.
La scelta delle rime è sempre pensata e studiata (90 Bpm); nulla avviene per caso all’interno di queste dodici tracce caratterizzate da tematiche a volte ripetitive, a volte con punte di originalità (Prova A smettere).
I tappeti musicali (Inzu, P. king, LC beatz) che accompagnano le rime sono colorati ed omogenei. Solo il brano “True school” (prod.LC Beatz), in cui collabora Coez dei Brokenspekerz, si distacca totalmente dalla cornice musicale del disco (forse per scelta dell’ artista).
Fra i vari featuring, tutti validi, troviamo Mister T, e Some, che assieme a Prisma formano il trittico di mc del crew romano “Romanderground”. L’introspettivo ed ancora emergente Sommo (Qualcosa Di Concreto); Il già citato Coez e inaspettatamente Inzu (Il Mio sentiero) che, oltre ad essere uno dei producer dell’ album, si confronta con sedici barre mostrando una buona predisposizione metrica e concettuale.
Il risultato finale di questo primo disco ufficiale è quasi ottimo: Si vede un artista capace e pieno di sé che cerca ancora la sua forma perfetta.
Grazie a Riccardo Gandolfo