Paul McCartney, New

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Se c’è qualcuno che non ha bisogno di presentazioni, è Sir Paul McCartney: dopo sei anni dall’ultimo disco di inediti “Memory Almost Full”, torna a incidere con ben quattro produttori diversi, personalmente selezionati tra i suoi favoriti con l’idea di fare qualcosa di nuovo e molto vario. Obiettivo, diciamolo, senza alcun dubbio raggiunto: “New” è musicalmente originale e fresco; dovendo tirare a indovinare l’età dell’artista soltanto ascoltando queste tracce, molto probabilmente nessuno si avvicinerebbe alla soluzione!

L’album si apre con “Save Us”, e già abbiamo un preludio di come il pop rock e l’elettronica si fondano perfettamente in più di un’occasione nel disco, che stando alle parole di McCartney stesso trae ispirazione dal periodo positivo che sta vivendo, il recente matrimonio con la nuova compagna Nancy Shevell (“hai nuove canzoni quando hai una nuova donna!”), anche se non manca una malinconia di fondo, un dolore tramutato in risate che pervade l’opera. Alcune canzoni guardano indietro alla giovinezza nella Liverpool di inizio anni ’60, ancora nota come città portuale piuttosto che come casa natale dell’unico gruppo musicale “più famoso di Gesù”: in “On My Way To Work” possiamo chiudere gli occhi e figurarci un giovane Paul che sfreccia come fattorino per le strade della città, con la testa piena di sogni irrealizzati e lo sguardo rivolto a un futuro ancora lontano. “Early Days” è un’altra dolce e malinconica fotografia dei tempi andati, quando la leggenda era soltanto all’inizio, e i ragazzi con le chitarre in spalla vagavano in cerca di “qualcuno che ascoltasse la musica che scrivevamo a casa”, aspirando ad essere come i poster sulle pareti del negozio di dischi locale. La title-track e primo singolo dell’album è il pezzo più marcatamente maccartiano, una canzone d’amore apprezzata sia dai fan che dalla critica, come tutto il disco del resto, tanto da essere eletta canzone della settimana alla sua uscita sia dalla BBC Radio che dalla rivista musicale Mojo. L’ultimo brano del disco, sia nella versione standard che in quella deluxe, contiene inoltre la traccia nascosta “Scared”, di cui McCartney stesso si è dichiarato particolarmente soddisfatto.

Insomma, un disco inaspettato e apprezzabile da tutti, sia dalla vecchia guardia beatlesiana che dalle nuove leve: non male per qualcuno che molti sostengono essere morto da quasi quarant’anni!

Alessandro Mela

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