Daydreamer – Best for Last – Chasing Pavements – Cold Shoulder – Crazy For You – Melt My Heart to Stone – First Love – Right as Rain – Make You Feel My Love – My Same – Tired – Hometown Glory
http://www.myspace.com/adelelondon
http://www.xlrecordings.com/
La rivoluzione della musica digitale, del download e della replicabilità infinita e istantanea ha fatto pensare a qualcuno che sia giunto il momento di liberarsi delle case discografiche, delle major come macchine mangiasoldi e schiacciamusica, e di creare un mondo con meno barriere di ingresso e più facilità di circolazione della musica di qualità.
Quello di cui apparentemente proprio non riusciamo a liberarci nonostante tutte le rivoluzioni è la stampa inglese, sempre uguale a se stessa, sempre alla ricerca ossessiva e spasmodica del nuovo fenomeno da sbattere in copertina, del nuovo hype.
Dopo avere passato 40 anni a cercare i nuovi Beatles adesso abbassano un po’ il tiro e aprono la caccia alla nuova Amy Winehouse (certo, quella vecchia ha già ben ventiquattro anni e addirittura due album alle spalle, praticamente un dinosauro); Adele pare per ora essere quella che risponde meglio ai requisiti. Se passerà i 5 milioni di copie l’anno prossimo probabilmente cercheranno la nuova Adele.
Il paragone sembra particolarmente fuori fuoco, le uniche cose in comune sono l’età giovanissima e la voce ‘nera’, ma a livello musicale il paragone regge giusto per ‘Right As Rain’. Per il resto Adele ci propone un pop venato di soul piuttosto zuccheroso, in cui molto gioca l’interpretazione vocale e poco il songwriting, con pezzi che in definitiva risultano piuttosto innocui, quando non proprio plastificati come il singolo ‘Chasing Pavements’, iperarrangiato e artificiale.
La voce e il talento indubbiamente ci sono, ma tutta questa attenzione da parte della stampa non può che nuocere alla ragazza, speriamo che abbia modo di maturare tranquillamente e di migliorare la proposta.
S.R.