[Pop Dance] Madonna – Hard Candy (2008)

 

Candy Shop – 4 Minutes (feat. Justin Timberlake and Timbaland) – Give It To Me – Heartbeat – Miles Away – She’s Not Me – Incredible – Beat Goes On (feat. Kanye West) – Dance 2night – Spanish Lesson – Devil Wouldn’t Recognize You – Voices

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Ritorna ormai con una certa regolarità la cara vecchia Madonna.
Sempre sobria nella sua nuova mise da wrestler, Miss Ciccone a questo giro ci regala un godibile album di pop dance che suona come anni ’80 attualizzati e ipervitaminizzati: effetti e tastierine con percussioni più elaborate, al limite dell’hip hop moderno.
Il disco scorre e si lascia ascoltare, ma è artisticamente un discreto passo falso che incrina un po’ l’aura invincibile della bionda. Se da sempre infatti Madonna è stata una volpe e un’innovatrice, questa volta si è limitata a fare la volpe.

Prendendo come produttori Neptunes, Timbaland e Timberlake non si può sbagliare…peccato che sia la stessa gente che se le sta facendo letteralmente tutte: Gwen Stefani, Nelly Furtado, pure i Duran Duran. Madonna è andata sul sicuro con una formula da blockbuster, ma il suo sound ormai è uniformato a quello delle altre dive (che hanno pure avuto risultati musicalmente migliori).
Come al solito il pezzo con Michael Jackson, ops, volevo dire Justin Timberlake è quello che spicca su tutti (grazie soprattutto all’inedita melodia ‘epica’), il resto propone formule un po’ riciclate dai rispettivi produttori. Quindi ci si ritrova a navigare tra Madonna-che-imita-Stefani-che-imitava-Madonna, i pezzi con Timbaland che fa i versi (friki-friki, pum pum, uh uh, ha fatto soldi a palate ma ha decisamente scassato la minchia) e guest di altri fenomeni del momento della musica americana (Pharrell e West).

Per il resto, gli argomenti più cari alla nostra eroina ci sono tutti: le relazioni sentimentali che vanno male (‘She’s Not Me’), quelle che vanno bene (‘Incredible’), quelle che vanno così così (‘Miles Away’), quelle un po’ violente (‘Voices’) e poi tutti a ballare (‘Heartbeat’ e ‘Dance 2night’) .
E’ un piccolo grande blockbuster di plastica…niente di più, niente di meno; aveva molta più anima il viaggio dance di Confessions On A Dancefloor (2005).

M.B.

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