Foglie di Beslan – Whisper – Keep moving – A perfect day – Come sei veramente – Angelo ribelle – Corale – Prendimi – 300 Anelli (parte 1) – 300 Anelli (parte 2)
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Evolution, un titolo magniloquente, ma l’unico vero cambiamento che si avverte è l’abbandono del minimalismo degli album precedenti in favore di brani arrangiati per orchestra, con Allevi pianista e direttore allo stesso tempo. Non si può neanche parlare di un’evoluzione dal punto di vista dei brani, dal momento che si tratta, in parte, di riletture orchestrali di pezzi già editi in precedenza e, in parte, di altro materiale già eseguito dal vivo, ma che non aveva mai trovato posto all’interno di un disco.
Il tutto risulta, a voler pensare male, una sorta di auto celebrazione di quell’Allevi genio ossessivo-compulsivo che tanto piace a critica e stampa, che ha avuto però, a parte tutto, il merito di essere riuscito a portare composizioni per piano solo in radio e televisione, grazie principalmente alla loro leggerezza, facilità e alla loro straordinaria carica pop.
Ed è proprio questa immediatezza che viene a mancare all’interno di questo lavoro, con l’orchestra che diventa quasi un limite invece che un incredibile mezzo creativo. Non mancano certo i momenti felici, “Foglie di Beslan” in apertura è forse uno dei brani migliori del disco, con quell’irresistibile sapore di colonna sonora, un po’ Nyman, un po’ Tiersen, insieme alle riletture di “Come sei veramente” e “Prendimi”, dove veramente l’orchestra riesce ad esaltare la melodia senza risultare invasiva. Altrove le cose vanno diversamente, ci si perde tra inutili pomposità, barocchismi e una certa qual perdita di lucidità compositiva, con la conseguente difficoltà nel seguire il fluire dei brani.
Livio Novara