U Ain’t Him (feat. Rick Ross) – Hold Up (feat. T.I & LL Cool J) – L.A. (feat. Snoop Doog & Nate Doog) – Long Nighlt (feat. Usher) – Lie (feat. St. Lunatics) – Party People (feat. Fergie) – Self-Esteem (feat. Chuck D) – Body On Me (feat. Akon & Ashanti) – Stepped On My J’z (feat. Jermanie Dupri & Ciara) – Let It Go (feat. Lil’ Mama & Pharrell) – One And Only – Chill (feat. St. Lunatics) – Who Fucks Wit Me (feat. Avery Storm) – Ucud Gedit (feat. Gucci Mane & R. Kelly)
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Allora cerchiamo di mettere ordine nel marasma di suoni, sensazioni e caos che è il quinto album dell’americano Nelly.
Ordine… fosse facile.
Innanzitutto in questo “Brass Knuckles” si alternano, non sempre nel migliore dei modi, brani rap a pezzi r’nb; un altro punto a sfavore riguarda le collaborazioni: ci sta chiamare qualche amico in sala di registrazione (gente come LL Cool J, Pharrell e Nate Doog sanno fare il loro lavoro), ma se poi questi suddetti amici ti sovrastano con le loro capacità (e creano ancora più confusione a chi ascolta), il risultato non è dei migliori.
Inoltre, riusciamo a salvare pochi brani tra tutti, “Hold Up”, “Lie”, “Chill” e per riconoscere lo stato di grazie di Fergie anche “Party People”.
Per concludere l’album ha grandi nomi tutt’intorno, dalle citate collaborazioni, ai produttori (Pharrell Williams, Jermaine Dupri e Bryan-Michael Cox), però in sintesi è poco consistente: relega il rap in un cantuccio, infatti i brani hip-hop, tra i quali “Hold On” e “Stepped On My J’z”, si contano sulle dita di una mano, e non riesce a lasciare il segno con le restanti canzoni.
Per risollevarci (parlo al gentil sesso), speriamo al più presto che il muscoloso americano faccia un video in costume…da bagno.
Poi si può riporre il cd a prendere polvere in una mensola qualunque della casa.
Antonella Murrone