Underground e mainstream s’incontrano per la collaborazione più interessante di questo inizio 2012. Fabri Fibra e Clementino diventano Rapstar e pubblicano “Non è gratis”, disco prodotto dal label indipendente Tempi Duri.
Stili e dialetti diversi. Da Napoli a Senigallia i due MC trovano la fusione nel talento unico e nel messaggio comune, ironico e molesto, pronto a tirare in ballo società e storie personali. I testi parlano d’attualità, ricordi e rimpianti, insegnamenti, amici veri e donne da dimenticare. L’album è la finestra sull’Italia di oggi, tra raccomandati e “maiali ingrassati”. La cronaca sfacciata di un Paese che si confronta con crisi, lobby ed evasori. Nessuna rabbia però, la musica è l’occasione per aprire gli occhi e il dibattito: “Non canto un rap incazzato o di denuncia. Sono per il confronto tra il Nord e il Sud” dichiara l’artista campano in occasione di una recente intervista. L’intero lavoro si sostiene sulle voci di Fibra e Clementino. Pochi i contributi esterni, solo Marraccash ed Entics entrano nel gioco.
“Non è gratis” è il manifesto del rap futuristico italiano. Sound elettronico condito da rime veloci e taglienti. Un disco d’impatto che conferma le aspettative e non delude. Il primo singolo estratto “Chimica Brother” ci aveva già fornito un assaggio del lavoro e del livello. Nulla da dire, esperimento più che riuscito.
Riccardo Rapezzi
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