[Rock] Fratelli Calafuria – Senza titolo. Del Fregarsene Di Tutto… (2008)

La nobile arte – Di getto – Tiepido – Amico di plastica – Calodis e cotonina – Non so perché – Cresico memé – Le cicatrici –  (Uachi) La merendina –  Riccardo –  Signora non insista – L’inesatto perché

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Avendo vissuto a Milano sin da piccolo, il nome Calafuria mi fa tornare in mente la Pizzeria omonima in zona San Siro. Non so quanto famosa a livello cittadino comunque un’istituzione per la zona. E penso a questo in relazione al significato di “mangiare la pizza”, da piccoli, negli anni 80, come famiglia proletaria. Ma passiamo oltre.

I fratelli in questione (trio standard chitarra-basso-batteria) buttano fuori un prodotto discreto che ha molti punti in comune con i concittadini Elio e le Storie Tese. Ben inteso che non stiamo parlando dello stesso tipo di musica e degli stessi testi. E allora direte voi, “Cosa stai dicendo Willis?”. I loro testi sono ironici, cazzari, pieni di nonsense e di ritornelli che ti si impiantano in testa come cantilene dei bambini. La loro musica invece è un rock angolare e muscolare con rimembranze di One Dimensional man. Mettendo insieme l’elemento testo e l’elemento musica, il primo tende a smussare un po’ l’ispidume del secondo, sublimando alla fine in un rock che definire pop penso non scontenti nessuno. E uso questo termine nel senso del ventaglio di: accessibilità, immediatezza, consumazione.
Ecco la vicinanza (anche se con la lontananza e diversità di testo e musica) con Elio e compari. Quindi una forma musicale complessa a livello sonoro e strumentale, con dei testi che aprono ad un audience più aperta e vasta.

L.F.

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